Calonego è un chitarrista unico.
E’ unico nel suo genere.
Il suo suono lo si riconosce
tra mille suoni e il suo stile tra mille stili: unico, irripetibile, davvero
singolare.
Da qui a poco tempo, sono certo, ci saranno schiere di “imitatori”,
gente che proverà a suonare la chitarra nello stesso modo ma, inevitabilmente,
il risultato non sarà lo stesso.
In fondo di chitarristi bravi ce ne sono tanti … ma qui
parlo di un’altra cosa.
Parlo di un personaggio che ha sviluppato una sensibilità
artistica particolare. Difficile capire dove finisce l’artista e comincia il
suo strumento. Come se lo strumento diventasse parte dell’uomo e l’uomo
entrasse dentro il legno della sua chitarra.
Il risultato di tutto questo lavoro è concentrato in questo
suo secondo album da solista: DADIGADI’.
Un omaggio a Dadi … ma anche un viaggio in solitaria lungo
le vie di un fingerpicking costruito piano
piano con suoni ottenuti dalla
percussioni dello strumento “battuto” come solo lui sa fare … che così solo lui sa fare.
Questo lavoro si articola in otto tracce e sviluppa un
viaggio di mezz’ora dove si resta sospesi tra le corde e il legno della sua chitarra
e l’animo e il cuore dell’artista.
Qualche piccola anticipazione del lavoro abbiamo avuto il
piacere di ascoltarlo già da quest’estate.
Prima quando abbiamo avuto la fortuna di averlo qui a
suonare nella nostra Cabiate e poi, pochi
giorni più in là, quando in una calda serata a Desio l’abbiamo rivisto riproporre le sue
melodie uniche ad aprire il concerto di Davide Van De Sfroos.
Quei momenti, quei giorni, speciali perché legati ad
emozioni che mi hanno personalmente coinvolto in un viaggio che mi ha portato ad intrecciare
il percorso con una persona ritrovata nel cammino della vita sono
tutti lì dentro i suoni della chitarra di Sergio Calonego.
Così adesso ascolto DADIGADI’ ma quello che sento non sono
solo suoni … bensì emozioni.
Emozioni nel loro stato più puro . Così le note non creano più solo musica , ma evocano ricordi.
Ricordi di vento che ti passa nei capelli in un’assolata mattina di mezza estate a sentenziare
che la vita è fatta così … di percorsi
che si incrociano dopo essere stati lì, in parallelo per anni, come le corde della chitarra.
E così sul finire di questo 2015 mi ripasso tra le mani
questo DADIGADI’ come fosse una di quelle palle di cristallo con dentro la neve
che, da piccoli, osservavamo con lo stupore proprio dell’età dell’infanzia.
Agito queste note e ritorno a percepire quel vento lì …
Potenza della musica
e perizia di Sergio Arturo Calonego, personaggio singolare.
Chitarrista unico.
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