Gianfilippo Boni è un autentico Artigiano
della Musica: è un cantautore di vaglia ma anche un fine musicista che incanta col suo
pianoforte. Ma Boni è anche un ottimo e quotato produttore.
Nel suo “Paso Double Studio” in
quel di Bagno a Ripoli, nei pressi di Firenze, sono passati molti dei dischi
che ho amato e ascoltato nel recente passato.
Così quando l’altra sera, in quel
dell’1&25CIRCA a Cantù, ho avuto l’opportunità di conoscere Boni di persona
ho avuto la conferma di quanto di buono avevo pensato sul suo conto.
Una persona splendida Boni. Un
uomo di Musica.
L’amico Massimiliano Larocca presentandolo dal palco dello storico locale
di Cantù ha detto facendo riferimento alla sua personale passione per il
Cavaliere Oscuro: “Ogni Batman ha il suo Robin …” – indicando Boni - ed è così. Realmente così. In quasi ogni passo
della carriera musicale di Massimiliano c’è sempre costante la presenza di
Gianfilippo Boni.
Se penso al disco d’esordio di
Larocca, “IL RITORNO DELLE PASSIONI” ricordo che lì, per la prima volta ho
incrociato il pianoforte suonato da Boni. Un lavoro superbo il suo in quel disco che fu registrato proprio al “Paso Double Studio”. E sempre il duo
Larocca-Boni produsse il successivo
album di Max, LA BREVE ESTATE.
Boni ha prodotto anche alcuni
capolavori “artigianali” tipici toscani, come PICCOLE ANIME SOLE e SASSO del bravissimo
cantautore Massimo Chiacchio, FOTOGRAFIE di Francesco Garito ed ha poi prestato
il suo pianoforte anche alla “nostra” Giulia Millanta.
Poche settimane fa ho potuto
ascoltare il nuovo – splendido - disco del cantautore fiorentino Marco Cantini SIAMO NOI QUELLI CHE
ASPETTAVAMO. Un lavoro che Boni ha prodotto ed arrangiato insieme a Cantini
stesso. Un disco che è un capolavoro.
Recentissima la sua
collaborazione con lo storico gruppo toscano dei DEL SANGRE con i quali ha
cooprodotto l’album IL RITORNO DELL’INDIANO. Ricordo ancora, di un vecchio
album degli stessi DEL SANGRE sempre prodotto da Boni (“… UN NOME AD OGNI PIOGGA …”), lo splendido
lavoro di Gianfilippo all’organo wurlitzer nel brano MARCELLA AU REVOIR.
Ma in mezzo a tutto questo lavoro
per conto di altri Boni si è ritagliato il tempo per mandare alle stampe tre
dischi a suo nome.
Non conosco i primi due lavori mentre
questo suo terzo disco che, come vuole la “Regola del Numero Perfetto”, è intitolato semplicemente GIANFILIPPO BONI l’ho
ascoltato diverse volte nel giro di tre giorni e già lo amo come uno di quello
dei suo “fratelli toscani” (Larocca, Millanta, Chiacchio, Garito, Del Sangre).
Il disco di Boni ha una copertina
bellissima che, sola, già predispone bene all’ascolto: un uomo e una donna che
abbracciati ballano una musica che è senza tempo. Le illustrazioni splendide sono
opera di Francesco Chiacchio (immagino figlio di Massimo) mentre il progetto
grafico è di Marina Giaccio.
Sin dall’iniziale PASSANO i testi e le musiche di Boni toccano le corde
dell’animo nel profondo. Con Gianfilippo
impegnato al pianoforte e voce ci sono Lorenzo Forti al basso, Bruno
Mariani alle chitarre elettriche e acustiche e Fabrizio Morganti alla batteria.
La voce di Boni, in alcuni momenti, mi
ricorda in maniera assoluta il cantato di Francesco Baccini. Una voce bella ed
espressiva che mi è diventata subito
familiare.
POTREI si avvale dell’ottimo
clarinetto di Nico Gori che ricama in maniera splendida un pezzo che diverte
per la sottile ironia che emana.
IN OGNI STANZA è una canzone di
grande impatto emotivo. Racconta dell’assenza in maniera dolce e delicata. Boni
si conferma un cantautore a tutto tondo. Tratteggia la storia e così nella
stanza è come se ci fossimo noi. Da segnalare l’ottimo lavoro di Claudio
Giovagnoli al sax soprano e Marco Fontana alla chitarra.
SENZA DI TE riprende dolcemente il tema della canzone
precedente. Ottimo il tappeto sonoro ad opera di Forti, Morganti & Mariani.
TI OFFRO è un’altra dolce love-song che con quei versi
finali “Saremo due amanti / col cuore
gonfio di botte / Ci stringeremo le mani / e troveremo la notte” sigilla
una bella storia d’amore.
CON LA CRISI CHE C’E’ è una canzone dal sapore decisamente più rock
delle precedenti. Il brano vede, oltre al pianoforte di Boni, il “nostro” Bernardo Baglioni alle chitarre
elettrice, Donald Renda alla batteria, Giovagnoli al sax tenore e il sempre
presente Lorenzo Forti con il suo basso.
SENZA DISTURBARE è una poesia
mutuata in canzone. Quasi una sorta di testamento. Il testo è splendido e
conferma che Boni ha una mano “illuminata”.
Nel brano il lavoro di Gianfilippo al piano, synth e di Forti al basso e
chitarra.
FINTA DI NIENTE è una sorta di
lettera alla persona amata. Ed è un altro momento di grande poesia. Con un
ottimo lavoro delle chitarre elettriche per mano di Baglioni e Fontana.
COMPLETAMENTE SENZA è la
definitiva consacrazione dell’”assenza” un tema che è evidentemente al centro
del cuore pulsante del lavoro di Gianfilippo Boni. Da segnalare Guido Masi alle
chitarre elettriche e l’ottimo lavoro di Giovagnoli al sax soprano.
VAN GOGH è una sorta di “fuoco d’artificio”
finale con l’ospitata del Grande Stefano Bollani. Lo schieramento è il
seguente: Boni alla voce e pianoforte, Stefano Bollani al piano e fisarmonica,
Nicola Vernuccio al contrabbasso, Vieri Bougleux e Leonardo Boni alle chitarre
acustiche, Marco Barsanti alla batteria ed Enrico Fabio Cortese all’arrangiamento
e programmazione degli archi. Il brano è un geniale omaggio al sommo pittore ed il tappeto sonoro è davvero splendido …
proprio come un dipinto.
In questo viaggio fatto di 10
canzoni e quaranta minuti di adorabile musica sono entrato dentro il mondo
artistico di Gianfilippo Boni.
E così, dopo aver sostato per
anni fuori dalla porta ed averlo comunque apprezzato per il lavoro fatto nei
dischi altrui, finalmente ho avuto
accesso alla sua poetica visione delle cose.
Un Artigiano della Musica: questo
è in sintesi Gianfilippo Boni.
Una Grande Persona.
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