martedì 31 gennaio 2017

Il Tusco - IL TUSCO FEAT. LUKE SMITH


"IL TUSCO  FEAT. LUKE SMITH" è il titolo dell'album che segna il ritorno del nostro fratello musicale Diego Tuscano.
Attivo da parecchi  anni il Tusco, con la sua "musica a pressione",  è un'autentica Leggenda tra Piemonte e Valle d'Aosta. 
E' uno di quegli artisti che, instancabilmente,  continua ad "agitare" musicalmente l'ambiente che lo circonda. 
Prima con gli Autodistruzione Blues poi con i SanniDei e quindi  con gli Elettrocirco ha portato in giro per l'Italia e l'Europa il suo credo musicale: un mix di hard -rock- blues d'altri tempi.
E' da anni un fratello del Tonnuto. 
E' nato nel mio stesso anno, il 1971,  e nello stesso mese, maggio, sono solo più vecchio io  di otto giorni. Ma quello lì è un dettaglio.
Un uomo, Diego Tuscano, che incarna perfettamente il mio ideale di artista: per la passione che lo muove, per il Grande Cuore che mette in ogni singola canzone che scrive e canta.
Per questo suo secondo album da solista  (il primo ha inaugurato questo blog nel marzo del 2015 consultabile a questo link http://confessochehoascoltato.blogspot.it/2015/03/il-tusco-canta-e-mao-gliele-suona.html) Diego ha preparato le valigie ed è partito per l'Inghilterra.
Con la collaborazione di Luke Smith, voce e chitarra degli inglesi ULYSSES, ha registrato presso i Black Glove Studios questo suo  nuovo disco.
Trentatrè minuti di pura esplosione artistica che ha in seno tutto il credo musicale del Tusco: rock blues "a pressione"  condito in salsa psicadelica con una buona dose di salsa ipnotica e la vena del progressive sempre aperta. L'album, distribuito dall'Andromeda Relix è inserito "under file" Hard Rock in italiano: ma la definizione pone limiti e confini che non ci stanno ... 
Con l'esperienza di Luke Smith alle chitarre, tastiere e sintetizzatori, con  Todaro alle batterie, con la poco consueta formazione di una doppia batteria di basso a cura di  di Stefano Trieste e AleAlle e con la partecipazione di Julyan Weels Cathedral e Shane Maxymus alle percussioni, Snooky Chivers all'organo hammond IL TUSCO FEAT. LUKE SMITH propone otto brani originali composti e cantati in italiano da Diego. 
Canzoni che hanno dentro rabbia e che riflettono i colori a tinte scure dei  nostri tempi. Tra le canzoni che più mi hanno colpito  segnalo OSSESSIONE, PULSAZIONI, DANZATORI NEL LURIDO BANCO DEI PEGNI.
La voce del "mio" Tusco migliora  album dopo album. E' uno Strumento di rara potenza ed ha un timbro che, definisco "Master Vintage", laddove intendo dire con ciò che ha dentro  qualcosa di ancora "Puro e Originale".
Grande Tusco. 
Un Grande Abbraccio Fratello.












lunedì 30 gennaio 2017

John Strada - MONGREL


MONGREL è il titolo del nuovo lavoro di John Strada.
Il Rocker di XII Morelli in quel di Cento manda alle stampe un disco di splendida fattura.
Non si tratta di un disco nuovo vero e proprio.
MONGREL è infatti la traslitterazione in lingua inglese del suo lavoro precedente METICCIO.
Il risultato di questa trasposizione è a dir poco spettacolare.
Un po' perche, in vero, John Strada a sentirlo cantare queste canzoni in un perfetto idioma inglese pare più un madrelingua che non un indigeno e anche un po' perchè quando uno ha nelle sue vene il DNA dello storyteller ha le carte in regola per colpire al cuore gli amanti della buona musica.
Sono ballate belle e dense di storie vissute quelle narrate da John in questo Mongrel.
In compagnia dei fidati THE WILD INNOCENTS Strada ripropone le dodici tracce di METICCIO arricchendole con 3 nuovi pezzi preparati per l'occasione.
Ad arricchire il già ricco buffet musicale di MONGREL John Strada chiama a dargli manforte diversi amici e compagni di ventura incontrati tra un palco e l'altro della sua lunga carriera.
Così troviamo a duettare con lui  il cantautore americano Jono Manson nell'iniziale HEADIN' HOME, quindi l'inglese (ormai naturalizzato americano) James Maddock è ospite nella spledida PROMISES, spazio poi al duetto con il cantautore di Chicago Michael McDermott in I'AM LAUGHING mentre in JOHNNY AND JANE  appare il leggendario cantautore canadese Bocephus King che in Italia è ormai di casa.
Le canzoni di John Strada convincono in questo MONGREL così come di forte impatto emotivo erano anche nella versione di METICCIO.
Su tutte, ancora una volta, metto CHRISTMAS IN MAGHREB  canzone di adamantina bellezza che racconta molto delle straordinarie doti compositive di John Strada.
MONGREL è un disco da ascoltare e riascoltare ad altissimo volume per apprezzare in ogni sfumatura tutta la perizia di John, un Rocker Vero che, con questo suo settimo lavoro, si conferma uno dei più "veraci" cantastorie dell'italico stivale. 
MONGREL è il suo settimo sigillo. 
Rock allo stato Puro.



(PROMISES - John Strada - feat James Maddock)