sabato 18 novembre 2017

Paolo Tocco - HO BISOGNO DI ARIA




A distanza di due anni  dal suo  precedente (ottimo) disco ecco che il cantautore abruzzese  Paolo Tocco ritorna in questo novembre 2017 a regalarci splendenti emozioni con undici nuove canzoni.
Così a far compagnia a ANIME SOTTO IL CAPPELLO (2008) e IL MIO MODO DI BALLARE (2015) ecco il nuovo lavoro HO BISOGNO DI ARIA.
Queste undici nuove canzoni nascono da una esigenza ben precisa che, lo stesso artista, sintetizza in queste parole: "sono canzoni di rivalsa, di rabbia,  canzoni che hanno l'urgenza di liberarsi da tantissima ipocrisia e finzione che oggi impera nella vita quotidiana."
Così, contro le finzioni e le apparenze, contro la superficialità che inonda il vissuto quotidiano di questa nostra epoca, le canzoni del nuovo disco di Paolo Tocco accompagnano l'ascoltatore a precise e profonde riflessioni.
Il poliedrico artista abruzzese ha dato alle stampe con il medesimo titolo anche un libro che sarà edito da Lupi Editore  confermandosi così oltre che validissimo cantautore anche "scrittore" a tutto tondo.
Registrato in gran parte dal vivo, in presa diretta, con poco lavoro di studio a limarne dettagli "poco precisi" HO BISOGNO DI ARIA ha, nell''immediatezza del suono e nell'urgenza di comunicare un messaggio chiaro e preciso,  la sua straordinaria forza e bellezza.
Tutte le musiche ed i testi sono opera di Tocco che ha prodotto il disco insieme con Amedeo Micantoni che nell'album appare anche in veste di esecutore, suonando anche la chitarra.
Apre il disco proprio HO BISOGNO DI ARIA che è un po' il "testo programmatico" dell'intero album. Il bisogno di una rivalsa personale è il leit motiv che impregna le liriche di questa splendida ballata.
BELLA ITALIA è una ballata commovente. Partendo dalle macerie e dalle tragedie dell'Abruzzo e dalla prospettiva di chi  sotto quelle macerie ci finisce, e arrivando a quei versi "sotto le macerie ci stanno solo i Santi" ripetuti più volte Paolo Tocco racconta la triste realtà del "popolo" spesso abbandonato con  promesse rimaste tali. Canzone di notevole spessore ed è anche la prima che Tocco compone al pianoforte.
Nella successiva PIZZBURG Paolo Tocco tratteggia in punta di penna l'esistenza quotidiana di un senzatetto che gira per la città con quel "buio nelle vene, case di cartone, e Angeli di Dio". Il titolo è una storpiatura in sintassi ispirato al disco "Pittsburgh" del cantautore americano Fitzsimmons e la canzone è coinvolgente avvolta da un tappeto sonoro splendido con la cantautrice Patrizia Cirulli al controcanto.
ARRIVANDO ALLA RIVA è stato il primo estratto di questo nuovo lavoro del cantautore abruzzese. Nel testo, molto aderente alla realtà delle cose, tutto il dramma del fenomeno che sta sconvolgendo questo secolo: gli sbarchi dei disperati che, citando il Grande Gianmaria Testa, ci rendono chiaro perchè possiamo considerarci dei privilegiati ad essere nati "Da questa parte del mare".
In TRADITIONAL LOVE SONG si canta dell'amore, quello idealizzato, inseguito e, a tratti appena sfiorato.
Segue, quindi, una love song- vol. 2 che continua idealmente il percorso della precedente canzone e che Paolo Tocco titola, come un omaggio al Grande  ispisratore Tom Waits, TOM WAITZ anche qui andando ad italianizzare il nome del Sommo Americano. Ottimo il lavoro al sax di Piero Delle Monache.
LA CITTA' DELLA CAMOMILLA  è un'ironica ballata che ci porta a conoscere personaggi che, mascherati ognuno a suo modo, recitano un ruolo di primo piano nelle decisioni. Una forte invettiva contro il sistema che regge i governi delle piccole città così come quello centrale che regge le sorti dell'intero sistema della "Bella Italia". Stupenda la tromba di Enzo Di Michele.
MARY è  un po' la "Bocca di Rosa" di questa raccolta di canzoni in cerca d'aria. La storia della prostituta che "non rideva mai ... e quasi aveva paura di qualcuno" è un'altra storia di vite al limite che scorrono parallele e nascoste dai lustrini della nostra quotidianità.
NON VI RICONOSCO parte dall'incipt di una vecchia canzone di Dalla &  De Gregori: "Ma come fanno i marinai ?". Solo che i Marinai a cui fa riferimento il cantautore abruzzese non sono i "marinai classici" che solcano i mari, bensì quelli che solcano questa nostra era del mare digitale. La ricerca di un'identità che è andata persa è alla base della triste considerazione che molti di noi, che sono cresciuti in un'altra epoca,  non riconoscono i personaggi principali di questa nostra nuova era digitale. Personaggi poco virtuosi e molto virtuali. Splendida analisi.
BOLLE DI SAPONE "Sono mie leggende le bolle di sapone" canta Paolo Tocco in questo brano che parte dal concetto di "Cecità" proprio dello splendido portoghese Josè Saramago  ed arriva fino a toccare nel profondo del cuore un rapporto nel quale amarsi significa prima di tutto "esserci" e non "pretendersi". Splendide Immagini di Grande Poesia.
Chiude il disco MADRE TERRA che riporta al brano BELLA ITALIA laddove la prospettiva delle cose viene filtrata così come vista proprio da lei, la Terra, il nostro pianeta. E così le macerie dell'Abruzzo sono ancora ciò che impedisce alla Terra di vedere la luna. E così ancora le promesse inevase sono il cruccio di questa nostra Madre Terra. Al coro finale  Tocco raduna alcuni amici cantautori Francesco Costantini, Ovelio Di Gregorio, Adriano Tarullo, la cantante Giada Scioli e il producer Giacomo Pasquali aggiungendo l'auspicio, un giorno, di poter aggiungere al canto di questa Preghiera Laica tutti, ma proprio tutti, gli artisti dell'Abruzzo.
Giunti al momento di tirare la somma finale delle emozioni raccolte nei solchi di queste undici canzoni posso affermare che, per l'ennesima volta, l'amico Paolo Tocco ha colto nel segno: HO BISOGNO DI ARIA  è da intendersi come una sorta di concept album della rivalsa ma anche come  una sorta di "bignami"  che getta uno sguardo sul nostro futuro.
Il bambino ritratto sulla copertina del disco e  che da una fessura guarda verso il mondo (splendida foto di Stefano Rossoni) rappresenta la nostra speranza di poter ritrovare, in un futuro non molto lontano, quei valori che oggigiorno sono andati perduti.
Un Disco di forte impegno sociale e di forte impatto emotivo.
Un Grande Disco.















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