domenica 20 marzo 2016

"UN MISTERO DI SOGNI AVVERATI" tra l'amico Max e la RIMPATRIATA 2016 !!!





(Quelli della 5/A I.TC. Jean Monnet Mariano C.se  1989/1990)




“UN MISTERO DI SOGNI AVVERATI”  ovvero Massimiliano Larocca canta Dino Campana è uscito ed è stato presentato per la prima volta lo scorso venerdì 11 marzo presso la libreria IBS di Firenze proprio di fronte al Duomo … e nella stessa sera io mi ritrovavo a Cantù ,  26 anni dopo l’anno del diploma,  con i miei compagni della 5/A dell’I.T.C. Jean Monnet di Mariano Comense.
Un incrocio di date e di eventi che, per come intendo io le cose della vita, non ha niente di casuale.
Ma anche questo titolo "UN MISTERO DI SOGNI AVVERATI" (verso tratto  dalla poesia "Une Femme qui Passe") a ben vedere ha a che fare con un sogno avverato ... cioè il mio di poter partecipare alla RIMPATRIATA 2016.
A Massimiliano e alla sua musica mi legano ricordi fantastici ed emozioni davvero forti.
Quella domenica del giugno 2007 quando venne da Firenze per suonare qui da noi il “nostro” primo TONNUTO HOUSE CONCERT  resta per me indimenticabile.
Ma questo 11 di marzo dell’anno di grazia 2016 era un giorno tanto  atteso dopo che, a causa dell’influenza, avevo perso l’occasione di poter rivedere i miei compagni nell'edizione 2015 della rimpatriata …
Ho contato prima i giorni e poi le ore … ho rischiato ancora di essere “contaminato”  dai miei figli che hanno deciso di ammalarsi in coppia proprio a metà di quella settimana lì …
Ma alla fine ce l’ho fatta destinazione UNICO-Cantù …  ed  è stata RIMPATRIATA anche per me: il sogno avverato.
Così,  se è stato un enorme piacere rivedere chi col tempo ho avuto comunque l’occasione di rincontrare (seppur brevemente) come Cinzia, Eleonora, Alberto, Davide, Marco e Tiziano,  è stato veramente grande rivedere chi non vedevo da più di vent’anni come Angela, Barbara, Franca, Giovanna, Giusy, Natalia,  Carlo, Fausto, e Pino. Così come è stato un grande piacere conoscere Max.
E’ stata una serata molto forte dal punto di vista emotivo. Davvero bella.
Forse chi l‘aveva già vissuta l’anno prima avrà avuto meno “problemi” a gestire la cosa. Per me è stato un autentico “tsunami emotivo” … ho stretto mani scambiato baci e abbracci … ma quanto bello è stato ?
In quegli anni dal 1985 al 1990 con questi ragazzi abbiamo condiviso tante cose.
Ma come mi faceva notare l’amico Carlo quei tempi al Jean Monnet furono anche duri, per certi versi. Una scuola “severa”  che, all’epoca, forse ci rubò  un po’ di serenità tanto che, mi diceva lui,  non è che avesse poi così gran bei ricordi di quel periodo.
Io, personalmente, quell’atmosfera di classe me lo sono ripresa tutta in questi due anni di “condivisione” virtuale (su whatApp) e poi reale col ritrovo “fisico”.
Una cosa davvero grande quella che è stata fatta.
Un’unità di intenti davvero grande  laddove,  spesso, divergenti modi di vedere portano a far perdere la strada.
Ho (ri)trovato persone fantastiche, davvero fantastiche. E penso veramente che l’essere usciti tutti insieme da quella scuola sia lì a testimoniare che siamo tutti un po’ tosti …
Così tosti da ritornare in pista dopo più di vent’anni. Fantastico!!
In quelle stesse ore, a Firenze, il buon Max presentava il suo disco.

Anzi ... molto più di un disco di musica.
A ben vedere “UNA MERAVIGLIA DI SOGNI AVVERATI”  è , prima ancora, un audiolibro di poesia. 
Il mio buon Max rimette mano ad un suo antico amore: quello  per Dino Campana, il poeta pazzo di Marradi e della sua splendida opera poetica dei “CANTI ORFICI”.
E il tributo che Larocca offre alla memoria di Campana è uno di quelli destinati a durare nel tempo. A durare in eterno. Come eterni sono i versi del poeta toscano.
Il grande merito di Larocca è quello di riportare al nostro tempo gli splendidi versi di Campana.
Il progetto “Dino Campana”, come detto,  Massimiliano Larocca l’aveva già velocemente esplorato in un primo lontano e giovanile disco autoprodotto nel 2001. Un lavoro che, di soppiatto, era giunto alle nostre orecchie e si era dimostrato validissimo seppur un po’ “acerbo”.
Ora, a distanza di quindici lunghi anni, Larocca ha rimesso completamente mano al progetto iniziale e l’ha ripresentato completamente vestito di nuovo,   ampliato nei suoni e nei contenuti.
Nel disco del 2001 vi erano otto canzoni e la durata era di circa venti minuti.
Nell’edizione attuale le canzoni sono tredici per oltre quaranta minuti di pura poesia musicata.
Alle otto canzoni della prima edizione, LA PETIT PROMENADE DU POETE, VIA AMAI NELLA CITTA’ DOVE PER SOLE, BARCHE AMORRATE, BATTE BOTTE, LA SERA DI FIERA, TRE GIOVANI FIORENTINE CAMMINANO, FANTASIA SU UN QUADRO D’ARDENGO SOFFICI, GENOVA, si aggiungono ora UNE FEMME QUI’ PASSE, POESIA FACILE, L’INVETRIATA, IL RUSSO e la conclusiva IN UN MOMENTO.
Tredici gemme, tredici gioielli. Perché se è verità storica ed innegabile che le poesie del “Poeta Pazzo di Marradi” sono  capolavori della cultura italiana, il lavoro di Max e dei suoi compagni di avventura è altrettanto splendido.
Con  Larocca  e la sua inconfondibile voce e chitarra sono della partita anche  il Maestro Riccardo Tesi all’organetto, Antonio Gramentieri alle chitarre, Diego Sapignoli alla batteria e percussioni,  Francesco Giampaoli al basso elettrico, Daniele Biagini al pianoforte, l’immancabile Gianfilippo Boni alle tastiere, Claudio Ascoli  voce in “Genova”, Serena Benvenuti alla voce harmony.
Ospiti speciali sono la splendida Nada voce recitante ne “La sera di fiera” , il cantautore australiano Hugo Race voce recitante ne “Il russo” ed infine il cantautore Cesare Basile voce e chitarra tenore in “Poesia Facile”.
Una citazione doverosa la merita anche il pittore Enrico Pantani che ha illustrato la copertina e il libretto del disco.
Tra le meraviglie di questo disco ho nel cuore dalla precedente edizione in particolare GENOVA, VI AMAI NELLA CITTA’ DOVE PER SOLE, LA SERA DI FIERA  tutte canzoni che anche  in questa nuova veste sono tra i punti di forza del disco. A queste si aggiungono, nel mio personale giudizio,  le splendida UNA FEMME QUI PASSE e IL RUSSO. 
Ma di tutto il lotto, la canzone/poesia che chiude il disco,  IN UN MOMENTO è quella che più amo. Una poesia stupenda che Massimiliano  mette in musica in maniera splendida. Una canzone, una poesia,  che ha un cuore dentro.
Questo lo splendido testo della poesia di Dino Campana, il Poeta  Pazzo di Marradi

IN UN MOMENTO
In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perché io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose

P. S. E così dimenticammo le rose.



Metto giù il metro della vita e, giunto in prossimità delle 45 primavere, posso anche dimenticare qualche particolare delle mie vicende umane ma non dimenticherò (per esempio) mai la prima volta che ho ascoltato questa canzone:  il tardo pomeriggio di  venerdì   11  marzo  2016  proprio poche ore prima della Rimpatriata 2016 con i compagni delle superiori.
Mi porto dentro tutti speciali i baci e gli abbracci di questa RIMPATRIATA 2016 prima di ritornare a casa ... e quando passando a due passi  dall’1&35 ho incrociato una comitiva di ragazzi che usciva schiamazzando proprio dal locale  canturino tra me e me ho pensato forte dell'ultimo speciale abbraccio … chissà che tra venti e più anni   possiate farla anche voi una bella rimpatriata così … chissà la vita possa dare anche a voi (della generazione iphone) la fortuna, ma anche la capacità e la voglia,  di trovare ancora forte la giusta via, quella che serve a coltivare e tenere sempre vivi i  rapporti umani. L'unica via per la felicità.
11 marzo 2016.
(Un giorno nella vita)

(Max Larocca - Cabiate -Tonnuto House Concert 10/06/2007)












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