mercoledì 11 maggio 2016

Gianfilippo Boni: "GIANFILIPPO BONI"




Gianfilippo Boni è un autentico Artigiano della Musica: è un cantautore di vaglia ma anche  un fine musicista che incanta col suo pianoforte. Ma Boni è anche un ottimo e quotato produttore.
Nel suo “Paso Double Studio” in quel di Bagno a Ripoli, nei pressi di Firenze, sono passati molti dei dischi che ho amato e ascoltato nel recente passato.
Così quando l’altra sera, in quel dell’1&25CIRCA a Cantù, ho avuto l’opportunità di conoscere Boni di persona ho avuto la conferma di quanto di buono avevo pensato sul suo conto.
Una persona splendida Boni. Un uomo di Musica.
L’amico Massimiliano Larocca  presentandolo dal palco dello storico locale di Cantù ha detto facendo riferimento alla sua personale passione per il Cavaliere Oscuro: “Ogni Batman ha il suo Robin …” – indicando Boni -  ed è così. Realmente così. In quasi ogni passo della carriera musicale di Massimiliano c’è sempre costante la presenza di Gianfilippo Boni.
Se penso al disco d’esordio di Larocca, “IL RITORNO DELLE PASSIONI”  ricordo che lì, per la prima volta ho incrociato il pianoforte suonato da Boni. Un lavoro superbo il suo  in quel disco che fu registrato proprio al  “Paso Double Studio”. E sempre il duo Larocca-Boni produsse  il successivo album di Max, LA BREVE ESTATE.
Boni ha prodotto anche alcuni capolavori “artigianali” tipici toscani, come PICCOLE ANIME SOLE e SASSO del bravissimo cantautore Massimo Chiacchio, FOTOGRAFIE di Francesco Garito ed ha poi prestato il suo pianoforte anche alla “nostra” Giulia Millanta.
Poche settimane fa ho potuto ascoltare il nuovo – splendido - disco del cantautore fiorentino  Marco Cantini SIAMO NOI QUELLI CHE ASPETTAVAMO. Un lavoro che Boni ha prodotto ed arrangiato insieme a Cantini stesso. Un disco che è un capolavoro.
Recentissima la sua collaborazione con lo storico gruppo toscano dei DEL SANGRE con i quali ha cooprodotto l’album IL RITORNO DELL’INDIANO. Ricordo ancora, di un vecchio album degli stessi DEL SANGRE sempre prodotto da Boni  (“… UN NOME AD OGNI PIOGGA …”), lo splendido lavoro di Gianfilippo all’organo wurlitzer nel brano MARCELLA AU REVOIR.
Ma in mezzo a tutto questo lavoro per conto di altri Boni si è ritagliato il tempo per mandare alle stampe tre dischi a suo nome.
Non conosco i primi due lavori mentre questo suo terzo disco che, come vuole la “Regola del Numero Perfetto”,  è intitolato semplicemente GIANFILIPPO BONI l’ho ascoltato diverse volte nel giro di tre giorni e già lo amo come uno di quello dei suo “fratelli toscani” (Larocca, Millanta, Chiacchio, Garito, Del Sangre).
Il disco di Boni ha una copertina bellissima che, sola, già predispone bene all’ascolto: un uomo e una donna che abbracciati ballano una musica che è senza tempo. Le illustrazioni splendide sono opera di Francesco Chiacchio (immagino figlio di Massimo) mentre il progetto grafico è di Marina Giaccio.
Sin dall’iniziale PASSANO  i testi e le musiche di Boni toccano le corde dell’animo nel profondo. Con Gianfilippo  impegnato al pianoforte e voce ci sono Lorenzo Forti al basso, Bruno Mariani alle chitarre elettriche e acustiche e Fabrizio Morganti alla batteria. La voce di Boni, in alcuni momenti,  mi ricorda in maniera assoluta il cantato di Francesco Baccini. Una voce bella ed espressiva  che mi è diventata subito familiare.
POTREI si avvale dell’ottimo clarinetto di Nico Gori che ricama in maniera splendida un pezzo che diverte per la sottile ironia che emana.
IN OGNI STANZA è una canzone di grande impatto emotivo. Racconta dell’assenza in maniera dolce e delicata. Boni si conferma un cantautore a tutto tondo. Tratteggia la storia e così nella stanza è come se ci fossimo noi. Da segnalare l’ottimo lavoro di Claudio Giovagnoli al sax soprano e Marco Fontana alla chitarra.
SENZA DI TE  riprende dolcemente il tema della canzone precedente. Ottimo il tappeto sonoro ad opera di Forti, Morganti & Mariani.
TI OFFRO  è un’altra dolce love-song che con quei versi finali “Saremo due amanti / col cuore gonfio di botte / Ci stringeremo le mani / e troveremo la notte” sigilla una bella storia d’amore.
CON LA CRISI CHE C’E’  è una canzone dal sapore decisamente più rock delle precedenti. Il brano vede, oltre al pianoforte di Boni,  il “nostro” Bernardo Baglioni alle chitarre elettrice, Donald Renda alla batteria, Giovagnoli al sax tenore e il sempre presente Lorenzo Forti con il suo basso.
SENZA DISTURBARE è una poesia mutuata in canzone. Quasi una sorta di testamento. Il testo è splendido e conferma che Boni ha una mano  “illuminata”. Nel brano il lavoro di Gianfilippo al piano, synth e di Forti al basso e chitarra.
FINTA DI NIENTE è una sorta di lettera alla persona amata. Ed è un altro momento di grande poesia. Con un ottimo lavoro delle chitarre elettriche per mano di Baglioni e Fontana.
COMPLETAMENTE SENZA è la definitiva consacrazione dell’”assenza” un tema che è evidentemente al centro del cuore pulsante del lavoro di Gianfilippo Boni. Da segnalare Guido Masi alle chitarre elettriche e l’ottimo lavoro di Giovagnoli al sax soprano.
VAN GOGH è una sorta di “fuoco d’artificio” finale con l’ospitata del Grande Stefano Bollani. Lo schieramento è il seguente: Boni alla voce e pianoforte, Stefano Bollani al piano e fisarmonica, Nicola Vernuccio al contrabbasso, Vieri Bougleux e Leonardo Boni alle chitarre acustiche, Marco Barsanti alla batteria ed Enrico Fabio Cortese all’arrangiamento e programmazione degli archi. Il brano è un geniale omaggio al sommo pittore  ed il tappeto sonoro è davvero splendido … proprio come un dipinto.
In questo viaggio fatto di 10 canzoni e quaranta minuti di adorabile musica sono entrato dentro il mondo artistico di Gianfilippo Boni.
E così, dopo aver sostato per anni fuori dalla porta ed averlo comunque apprezzato per il lavoro fatto nei dischi altrui,  finalmente ho avuto accesso alla sua poetica visione delle cose.
Un Artigiano della Musica: questo è in sintesi Gianfilippo Boni.
Una Grande Persona.


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