Disco d'esordio del cantautore di origine calabrese Tommaso Talarico VIANDANTI è l'ennesimo ottimo prodotto sfornato in quel di Bagno a Ripoli dall'ormai Leggendario PASO DOBLE STUDIO del "Maestro" Gianfilippo Boni.
Ed è proprio lo stesso Boni che ha prodotto con il titolare del progetto, Tommaso Talarico, questo album.
Talarico, che si può considerare toscano di adozione, per questo suo primo lavoro ha messo sul piatto undici pezzi originali che mischiano l'arte pura del cantautore - rintracciabile nell'arguto uso dei testi - alla sapiente arte dell'arrangiamento musicale, mischiando atmosfere tenui, proprie del cantautore ad atmosfere in salsa jazz.
All'ottima riuscita del "Progetto d'Esordio" hanno contribuito anche i tanti artisti coinvolti partendo dal già citato Boni che presta le sue mani dorate al pianoforte o organo hammond al caso, passando per un altro Sommo Maestro, Riccardo Tesi, con il suo Leggendario Organetto, e ancora Lorenzo Forti al basso, Fabrizio Morganti alla batteria, Claudio Giovagnoli al sax, per non parlare delle splendide chitarre ad opera di Giuseppe Scarpato, Riccardo Galardini e Marco Fontana, e con Diego Sapignoli dei Sacri Cuori ospite alle percussioni.
Insomma, una gran bella compagnia, di quelle che si riesce a mettere in pista ma solo a patto di avere materiale valido da consegnare ai posteri: ed è proprio questo il caso di VIANDANTI.
Il sottotitolo dell'album - CANZONI DA UN TEMPO DISTANTE - conferma l'impronta propria del "viaggio" che, dal titolo dell'album in poi, accompagna l'ascoltatore lungo i viali disegnati dalle composizoni di Talarico.
Spiccano, tra le canzoni del disco, la ballata che titola la raccolta stessa, VIANDANTI, canzone che narra di personaggi che attraversano un tempo "senza bussola nè compagnia" e sono sempre alla ricerca di un senso da dare a questo percorso, al viaggio chiamato vita, così come coinvolgenti sono anche la profonda riflessione sul potere de IN NOME DI DIO, o le storie di vita quotidiana narrate da Talarico con riflessioni nitide e quasi fotografiche come in SUD (con atmosfere che vagamente richiamano quelle dei film di Tarantino), LA STORIA DI LILLO, CALEIDOSCOPIO, IL DONO e ancora le storie che si intecciano in viali di amori improbabili, passati e mai dimenticati, come L'AMORE DI SE', o le più "svagate" IL TEMPO DELLE FAVOLE e ALLA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA fino alla più malinconica riflessione finale de LA SCHIUMA DEI GIORNI che, con il suo arrangiamento in chiave jazz, chiude un ottimo album d'esordio che regala, a mio modesto parere, la somma più alta della poetica e scrittura di Talarico nel pezzo titolato EOLIE: una classica canzone d'amore che però Talarico veste in maniera originale con parole di pura ed originale poesia scegliendo di "spendere" qui, ora e a ragione, il gettone d'Oro dell'Organetto Diatonico del Maestro Riccardo Tesi che risplende nel suono e fa risplendere di luce propria ogni singola strofa di questa magnifica canzone così come è prezioso, nel caso, il lavoro al violoncello di Andrea Beninati.
VIANDANTI è un ottimo disco d'esordio e, sicuramente, un ottimo biglietto per il prossimo viaggio che, pare certo, è nelle corde della vita e della chitarra di Tommaso.
Buone Cose.
(TOMMASO TALARICO - EOLIE)
(TOMMASO TALARICO - VIANDANTI)
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